Post

Post in vetrina

A Quiet Place: Day One

Immagine
 Questo film doveva essere il prequel e il terzo di una saga che, insomma, era così così, anzi, alla merdflix. Invece, "A Quiet Place: Day One" può essere benissimo uno stand alone. Perché è magico, commovente, poetico, spaventoso, in una parola eccezionale. Puro, emozionante cinema che ti inchioda allo schermo e potresti dimenticarti di tutto. Perché è quello che succede, nell'apocalisse della storia. Ormai, sappiamo che tutto può cambiare, sparire, per un'epidemia, una metastasi, una catastrofe e così, una cosa così aberrante come l'urlo costante dei 90 decibel di New York, può diventare un lusso, un che di impossibile quando si deve stare in silenzio, per non morire. I due, anzi tre protagonisti, Lupita Nyong’o,  Joseph Quinn e il gatto, anzi i due mici Nico e Schnitzel, che impersonano Frodo, ti catturano con la loro grande amicizia, perché solo questo può rimanere quando il mondo finisce.  Un plauso alla Paramount, che ha saputo produrre un capolavoro, con Kr

An Angry Boy (2024)

Immagine
Guardando "An Angry Boy" lo sentivo come una sorta di risposta impropria a "A Serbian film". I significati sono certo diversi, ma l'ambientazione nel cuore della storia americana, il Massachusetts, sembra indicare di nuovo un'identità ferita, eppure con una possibile soluzione: semplicemente, la vendetta. E se si rischia di non farcela, ecco venire in soccorso gli affetti, come le amicizie, le madri, in tutta la delicata solidarietà alle vittime di violenza atroce. E da Boston viene Andrew Fitzgerald, premiato filmaker e Youtuber: suo è il canale "Scary Mysteries", che tratta di crimini pazzeschi da tutto il mondo. D'altronde, il suo podcast è nella stessa linea, non per nulla intitolato "Every town has a dark side".  "An Angry Boy" nasce da un crowdfunding e inorridisco a leggere recensioni sprezzanti, da anime belle, che liquidano il film in quanto a basso costo, con un cast anonimo e pure senza trama. Invece, per un tema

Cellphone (2023)

Immagine
 Uno dei motivi per cui non scrivo da tempo è che non riesco a vedere un bel film da mesi. Sarà che sto vivendo molto male, ma difficilmente ho gustato un lavoro come "Cellphone", che mi è piaciuto così tanto che lo riguarderei adesso. Il telefonino è un oggetto molto drammatico nel cinema e anche spaventoso negli horror. Infatti, questo pregevole indie movie - che perciò ha un marketing atroce che lo renderà poco visibile - è una tragedia ambientata nella paura. Intanto, vede la partecipazione di un grande attore come Malcolm McDowell, "Bob" , presente solo con la voce, magistralmente declinata su un accento americano e un tono davvero "creepy".  Poi, Whitney Rose Pynn, interpreta la protagonista Wynne, tanto divertente quanto stranamente affascinante, ma capace anche di essere, quando si svela il mistero, ruvida. Il film possiede registri poetici, con la fotografia di una campagna dell'Ohio deliziosa, sfondo appropriato per l'altro timbro, domina

Mia Martini ...... Donna .....

Immagine

Monster Inside: America's Most Extreme Haunted House (2023)

Immagine
 Il documentario Hulu sul McKamey Manor si aggiunge a una serie di lavori che si erano già occupati della figura di Russ McKamey, un folle sedicente ex militare americano, che molti vorrebbero in carcere ma che sembra non ci finirà mai. Sfruttando il fenomeno degli "extreme haunts", che si può tradurre con "tormenti estremi", ai quali si sottopongono persone in cerca di forti emozioni, l'uomo ha creato un primo, e dopo diverse proteste, un secondo luogo dove torturare letteralmente individui "consenzienti": fan dei film horror, veterani di guerra, affetti da PTSD, annoiati, cercatori di gloria, aspiranti a vincere (l'inesistente) premio promesso da McKamey, di 20.000 $ per chi riesca a terminare la maratona di torture psicologiche e fisiche. Consenzienti perché prima firmano un esonero di responsabilità di 40 pagine, con diversi termini illegali.  Quello che però rende particolare, e significativo, il lavoro di Andrew Renzi (cognome già per noi inq

8 Graves - Begging To Bleed

Immagine

The Invisible Man (2020)

Immagine
 Ci sono film che solo dopo averli visti una seconda volta convincono. Almeno, questo mi è successo guardando di nuovo "The Invisible Man" dell'aussie Leigh Whannell. Tutti i precedenti scompaiono di fronte a questo lavoro drammaticamente spaventoso dove, se sopravvive il "mad doctor" di Wells, il focus si sposta sulla moglie, protagonista femminile, un'impeccabile Elizabeth Moss. Infatti il folle scienziato non vuole solo controllare la fisica, ma tutte le figure significative del proprio intorno, proprio a partire dalla consorte che vampirizza ossesivamente. Ancora una volta il mix di generi funziona: dramma, horror, fantascienza e thriller cucinati tutti insieme e ben dosati. Col buon fiuto della Blumhouse che produce sì horror ma non senza sfondi a tema sociale, in questo caso il maltrattamento della donna.  In un gioco di sguardi, da spettatori ci ritroviamo a cercare con Cecilia un mostro fino a riuscire a metterlo a fuoco e finalmente poter giungere a

Francesco Nuti - Sarà per te

Immagine
  Grazie Francesco. Per i film, per la musica. Ero appena uscito dal seminario e non ero sicuro di aver fatto la scelta giusta, avevo solo 17 anni. Poi ho sentito la tua canzone, e ho capito che la tua poesia era come a rispondermi: le tue parole deliziose coloravano quella strada, proprio quella che volevo. Anche se non è sempre andata bene. Ma è il rischio da correre.  Grazie Francesco.

Last Sentinel (2023)

Immagine
 Niente da fare, il cinema non è mai stato tanto pessimista e la tetraggine di Blade Runner ammanta molti dei film venuti dopo, e che usciranno ancora. Come questo racconto. In "Last Sentinel", in un futuro distopico, ambientato nel 2063, le terre sono sprofondate e sono rimasti due soli continenti. Uno di loro ha approntato una piattaforma a metà tra i due, contenente un'arma termonucleare capace, se innescata, di distruggere le terre rimaste con uno tsunami. La base quindi dev'essere pronta all'apocalisse qualora i nemici appaiano, o gli "amici" debbano soccombere. Anche perché, nessuno dei due popoli ha mai visto l'altro. Malgrado entrambi siano fatti di donne e uomini, e bambini, e animali, che mangiano e cagano, come dice il sergente Hendrichs,  Thomas Kretschmann, in una scena. Più drammatico, thriller e fantascientifico, il film ha anche una vena horror. I quattro militari nella base infatti sono lì per soldi, o demerito, o anche peggio, nel c

To Catch a Killer (2023)

Immagine
La confusione che si crea spesso tra thriller e horror è dovuta al fatto che il primo genere è molto più spaventoso e realistico del secondo. "To Catch a Killer" lo dimostra, non fosse altro che alla fine, l'assassino uccide più di 200 persone. Damian Szifron sforna un lavoro inquieto, perché mima le angosce americane. Un virus che è alle spalle, ma altri che fanno ancora paura in America: corruzione, soprattutto nella polizia, razzismo, armi, droghe, cibo, denaro... Storia, dialoghi, suspense, tutto è ben orchestrato come in un bel thriller anni '90 e su tutto riluce Shaileen Woodley, che sa incarnare un personaggio tanto fragile quanto potente. Ma anche Ben Mendelshon dipinge un uomo particolare e guida il racconto in modo deliziosamente paranoico. Non mi stupisce che le critiche anche positive siano stizzite. Soprattutto se a farle sono americani, e magari donne, neri, ma alla fine tutti, perché sono le loro inquietudini a essere messe in scena, insieme ai motivi c

Sentenced - Mourn (The Crow)

Immagine
  To mourn: a mental process and a gradual adaptation to a situation that involves a close person's death or other difficult loss.