The Intruder (2024)
Che carino questo film!
Intanto, c'è da stupirsi di quanti lavori cinematografici abbiano lo stesso titolo - e qualcuno l'ho anche visto, ma penso che nessuno abbia trattato così bene il tema di sentirsi "invasi".
"The Intruder" è passato quasi inosservato, si trova ben poco su quella che è una produzione a bassissimo costo, ben sotto i 10.000 $! Eppure, la storia è giostrata bene.
Inizialmente un corto, il regista Jack Brame, giovane filmmaker, si è autoprodotto per dilatare la storia in qualcosa di più articolato. E ha mostrato di saperci fare.
David Gow sembra un suo alter ego - e in questo ricorda, si parva licet, i Leaud e i Mastroianni. Credibilissimo e abile, nel mostrarsi un ragazzo che va a vivere da solo per la prima volta. Senza nulla togliere al coprotagonista, Steve McNair, sono rimasto folgorato da Monica (Lian) Bell, non solo per la sua bellezza, ma perché nell'interpretare Jennifer, la sorella di Michael, rende bene l'affetto e un necessario porto sicuro che sicuramente è decisivo nel capire il fratello. Buffo il particolare della somiglianza con ben altro nome, ma rispetto a Bellucci, Bell non è solo affascinante: per quanto la sua parte sia breve, lascia intuire le sue capacità, che vanno dalle lingue, alla danza, all'uso delle armi bianche e esperienze in tv e teatro.
Se mi soffermo su di lei è proprio perché credo che Brame abbia saputo disegnare bene la paranoia che si vive nell'essere vittime di stalking. Proprio come se si vivesse in casa con qualcun altro, un intruso indesiderato ma che è lì. E, visto che sono vittima a mia volta, mi ha sorpreso rinvenire due analogie col mio, di "inquilino": l'aspetto fisico, di Cody Robinson, e l'uso di un arma da taglio.
Continuando per analogie, ho trovato molto piacevole il piccolo omaggio alla cucina italiana.
Comunque, "The Intruder" non ha nulla fuori posto: dialoghi, scene, storia. Paranoia o no, mostra bene come, quali vittime di molestie, per giunta nella propria casa, il proprio nido, si venga isolati, non creduti o considerati folli e malati, ritrovandosi in una solitudine facile da liquidare con diagnosi e pastigliette varie. Lo stesso Michael dubita di se stesso e solo il finale mostrerà cosa è vero.
Un film su cui non si trova molto, tanto che può venire il dubbio che l'attrice di lugno corso Nancy Brame, l'ex inquilina Nancy, possa essere la madre del regista, ma pare di no. E anche se questo film meriterebbe molto di più, forse è persino nobile che non sia stato intaccato da idioti alla rotten tomatoes.
Visibile su Prime e Apple Tv, "The Intruder" appassiona dall'inizio alla fine, coltiva il desiderio di scoprire se Michael sia davvero paranoico o meno e per questo è cinema godibilissimo, per recitazione, immagini e una colonna sonora, di Landon Trimble, minimale ma avvolgente. E anche le scene finali, sono liberatorie e utilissime.
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