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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

X: Night of Vengeance

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Ci sono film che vengono discriminati, a partire dal titolo. "X: Night of Vengeance" non è infatti quello originale, che è invece visibile dopo la prima, annichilente scena: "Exit". Di uscite infatti parla il film, fisiche e figurate. Girato in gran parte nel quartiere "rosso" di Sidney, King's Cross, lo squallore di quell'area rispecchia la storia delle due protagoniste, due prostitute che alla fine cercano l'uscita da quel mondo ma non possono, per loro l'amore, e quindi qualsiasi forma di vita "banale" (per questo forse serena) gli è negata. Lo stigma sembra aver anche accompagnato il film che, bollato come horror (ma il soprannaturale non c'entra) se non erotico (in realtà lo è sporadicamente), è invece altamente drammatico e, per me, straziante. Viva Bianca e Hanna-Mangan Lawrence sono estremamente convincenti e dirette ottimamente da Jon Hewitt, il quale si è lamentato perché il film è stato venduto all'estero prima

una solitudine inutile

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Dopo aver scritto il post contro i cani, dato che Blogger dopo la pubblicazione mostra l'elenco degli articoletti con il numero di visite, mi sono reso conto che il blog non viene letto praticamente da nessuno, soprattutto ultimamente. Non si tratta però di discorsi poco condivisibili, come quello contro i cani - anche se: 1) io sono per i gatti, che per me sono sacri; 2) non sopporto davvero più i cani, con tutta l'attenzione sociale verso di essi, mentre umani come barboni e rifugiati sembrano meno importanti; 3) ho come vicino, tra gli altri canidi, un isterico pitbull che abbaia appena faccio qualsiasi cosa, come aprire il frigo o lavarmi i denti; 4) ho amato solo due cani, Cuba e Margot, perché erano speciali e volevo bene ai loro "padroni" (che parola, eh, padrone...). No, se non vengo letto è perché sono noioso, vittimista, depresso, sempre cupo e in definitiva poco interessante. Mi viene spesso in mente Manzoni quando all'inizio dei Promessi Sposi definiv

cani da compagnia

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Il cane, si sa, non è altro che un lupo addomesticato sin dalla preistoria, un predatore, quindi, ridotto a servo. La vittoria evolutiva non poteva essere più completa dal momento in cui il cane è diventato un animale da compagnia. Si parla di fedeltà, di amore fino alla morte, sin dalla mitologia (Ulisse e Argo), ma Pavlov ben dimostrò cosa muova il cane: la fame. In città, la presenza di cani è qualcosa di catastrofico, le deiezioni non si contano ed è abbastanza pietoso vedere qualcuno raccoglierle, mentre però per quelle "liquide" non si può fare molto, nel verde, solo gli alberi resistono, mentre le altre piante muoiono. Sull'asfalto, la puzza diventa micidiale. In strada, per l'inquinamento, e in appartamento, per lo spazio ridotto, il cane non può che soffrire e c'è chi tiene razze che tra le mura avvizziscono, per esempio pastori maremmani e addirittura San Bernardo. La scusa di tenere il cane come difesa è abbastanza ingenua, perché i cani possono es

amore...

...che non esisti.

un posto nuovo

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Da un paio di mesi ho una nuova casa. Quasi rischio di sottovalutarne la preziosità, ma lavorando con persone che vivono per strada, me ne rendo conto ogni volta che incrocio un "barbone". Potrei soprassedere sul fatto che mi sia imbarcato in un mutuo che, ne sono certo, mi sopravviverà e infatti, che m'importa? Quando sono entrato, la casa sembrava essere stata come stuprata. I precedenti inquilini e la venditrice (una donna mefitica) l'hanno tenuta malissimo e la proprietaria si è portata via di tutto, in fretta e furia, aumentando i danni (soprattutto al pavimento) rispetto a come l'avevo vista arredata. Così ad agosto ho speso tempo e denaro a imbiancare, pulire, smaltare, sostituire e riparare di tutto, da tubi di scarico a prese elettriche. Non c'era cosa che, una volta smontata, non rivelasse di essere guasta e di bassa qualità, come un paio di porte montate male che non si chiudevano e uno sporco generale da rabbrividire. Ora invece questo mio piccol