The Dark

Ho appena visto "The Dark" di Justin P. Lange. E l'ho adorato. Come in Let the Right One in, l'impronta horror (qui sottogenere zombie) è presa a pretesto per raccontare altro, ben altro, in modo molto acceso. Il film è quindi crudo, come la terra, la carne, il freddo, gli abusi, i sentimenti, la morte. Rispetto a "Lasciami entrare" quello che unisce i due protagonisti non è semplicemente amarsi, ma il ritrovarsi sperduti dopo aver subito dei traumi terribili: essere diventati mostruosi, a se stessi e agli altri, ma non per questo orribili e non degni di vivere, come del resto di amare. Mina da subito avverte che Alex è sconvolto e indifeso, e lo salva una prima volta, come poi faranno a turno entrambi per proteggersi. La ragazza lentamente capirà la sindrome di Stoccolma del ragazzo e lo aiuterà, come lui, scaldandone l'anima, in qualche modo, le preparerà un ritorno al calore e all'umano molto meno banale di "Warm Bodies".
Ho letto una recensione non proprio positiva del film su "Variety", secondo cui alla fine gli elementi horror renderebbero banale il racconto. Non sono d'accordo, questa coproduzione internazionale con un, ancora una volta, prestigioso Canada ed altre provenienze, raggiunge una delicatezza infinita, nello scuro di un incontro tra due anime dilaniate nella loro giovanissima età. Credo anzi che la violenza subita e poi agita del film potrebbe avere un effetto purificatore per chi ha subito traumi, come già accaduto per altre pellicole. Senza contare l'effetto "musica solo quando c'è", per cui la colonna sonora non imbroglia come solitamente avviene nell'horror (e non solo). Le note di Iva Zabkar, "Mina's Theme", sono l'unica melodia ammessa perché presente nell'economia del racconto, il quale è ricco di immagini deliziose, che definirei fiamminghe, come questo scatto che inserisco qui. 

Consiglio di gustare questo film, che ha un'impronta squisitamente poetica, in tutta la sua tenerezza. Augurando di provare lo stesso desiderio, insicuro per via del finale, che la storia non finisca lì.

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