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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Un cuore che lotta

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Ieri sono uscito da un incubo. Un medico mi ha sciolto una diagnosi infausta e definito "coglione" il suo collega che mi aveva fatto sprofondare nell'angoscia di credermi malato, con poco tempo, in una parola... finito . Il mio cuore ha ancora da correre, da lottare, da far vivere questo mio io strano come una sedia parcheggiata in mezzo alle macchine. Ieri è stata una vera maratona, perché prima dell'esame avevo dormito solo un'ora e se anche era abbastanza inevitabile, questo non fa che corroborare quella che era un'impressione a pelle: cuore forte rompe cattiva sorte, come ho scritto nella testata del "negozio ufficiale". Ieri sono andato a trovare un amico e l'ho aiutato sotto la pioggia, ma ero felice. Qualcuno mi ha rovinato l'estate dicendomi che non ero forte. Per fortuna, qualcun altro mi fa affrontare questo inverno quasi con gioia, perché mi ha rivelato che in realtà "tengo botta". Ieri rientrando ho trovato un arc

L'albergo dei gatti

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C'era una volta un signore che aveva appena comprato un albergo d'occasione. Infatti non c'erano quasi mai clienti e nonostante il silenzio del precedente proprietario, ben presto l'uomo comprende il motivo: il vecchio edificio è infestato dai topi. Una sera, consumando una cena frugale nel silenzio dell'albergo vuoto, sente dei miagolii nel cortile. Va a vedere e trova un gatto magro magro, che non ha paura di lui e anzi gli fa le fusa tra le gambe. Intenerito, prende gli avanzi del suo pasto e li dà al micio che li divora. Leccandosi i baffi, il felino d'improvviso si blocca puntando una pianta. Alcuni attimi, poi scatta. Il cespuglio si scuote tra versi di caccia e squittii e alla fine il micio riemerge, con in bocca un sorcio. Ci gioca un po' e quando si stufa lo molla ai piedi dell'uomo, come fosse un dono. Lui sorride, come se ora fosse meno solo. Nel giro di qualche giorno il nuovo proprietario appronta un catering per i nuovi amici, dando fondo