The Invisible Man (2020)

 Ci sono film che solo dopo averli visti una seconda volta convincono. Almeno, questo mi è successo guardando di nuovo "The Invisible Man" dell'aussie Leigh Whannell. Tutti i precedenti scompaiono di fronte a questo lavoro drammaticamente spaventoso dove, se sopravvive il "mad doctor" di Wells, il focus si sposta sulla moglie, protagonista femminile, un'impeccabile Elizabeth Moss. Infatti il folle scienziato non vuole solo controllare la fisica, ma tutte le figure significative del proprio intorno, proprio a partire dalla consorte che vampirizza ossesivamente.
Ancora una volta il mix di generi funziona: dramma, horror, fantascienza e thriller cucinati tutti insieme e ben dosati. Col buon fiuto della Blumhouse che produce sì horror ma non senza sfondi a tema sociale, in questo caso il maltrattamento della donna. 
In un gioco di sguardi, da spettatori ci ritroviamo a cercare con Cecilia un mostro fino a riuscire a metterlo a fuoco e finalmente poter giungere al revenge, usando la stessa arma del male. La catarsi di "The Invisible Man" è quella di altri racconti simili: di fronte a un maschio abusante e dispotico, la vittima ha una sola via di fuga efficace, anche se è la più definitiva. Qualcuno trova un discorso simile troppo privato, ma la realtà è ben diversa. Spesso la comunità non solo non vigila a prevenire, ma neanche si accorge e non aiuta chi soffre. Lo provano, temo, i due stupri di gruppo che fanno notizia in questa estate 2023, a Palermo e Caivano, dove non a caso regnano le mafie, mondi maschili di sopraffazione.
Probabilmente il fatto che il film non sia uscito nelle sale perché in pieno Covid lo ha penalizzato e in effetti, quando lo avevo visto la prima volta, forse il clima non era dei migliori per cogliere invece la bravura di Moss, che regge tutto il film egregiamente, costruendo un personaggio solitario epico, una cavaliera nera che prima si vede isolare e uccidere negli affetti più grandi, per poi trovare finalmente la soluzione, per quanto estrema. Infatti si parla di un sequel, dal probabile titolo "La donna invisibile".

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