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La notte del giudizio - per sempre

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 La saga di "The Purge" avrebbe potuto rimanere una serie di horror spaventosi, se non avesse virato decisamente con l'ultimo episodio. Mi aspettavo infatti un po' di paura, e quei cliché, ormai tipici, dei capitoli della "notte della purificazione". Invece questo film "Covid" (agghiacciante dirlo, vero?) mi ha spaesato piacevolmente, perché rispecchia ben altro di questo periodo, un America come nell'inno omonimo dei Laibach. Così, "La notte del giudizio per sempre" per me (e per fortuna non soltanto me) diventa qualcosa di superlativo.  Gli Stati Uniti dell'odio sono tali che non solo hanno partorito "the purge", ma nel racconto si va oltre. Non bastano 12 ore in cui viene sospesa la legge, e quindi tutti i servizi pubblici di sicurezza, polizia, pompieri, ambulanze. Qualcuno decide di andare oltre. Quindi compare l'America dei muri, come quello assurdo, non solo per i costi finanziari, col Messico, voluto da Trump