Fragile - A ghost story

 Prima di precipitare nei film con "telecamerine", sottogenere che non sopporto, Jaume Balagueró ha diretto altri film horror, tra cui "Fragile - A ghost story" che ho trovato delizioso. Storia, regia, recitazione, dialoghi, fotografia, musica, effetti speciali, sono tutti armonicamente giostrati per emozionare. Senza cedere alla macelleria, usando come suo solito elementi vintage, come nella tenerissima scena della proiezione di Sleeping Beauty (la cui animazione è stata creata apposta per il film), Balagueró eccelle stando dalla parte dei bambini. Non li rende mostri ma, come racconta la trama mantenendo un equivoco sulla bimba "meccanica" - che invece si scoprirà essere ben altri - sono spesso gli adulti a essere spaventosi, a intessere amori malati, possessivi, distruttivi nei confronti dei piccoli. Che sono fragili, da proteggere. Si può sbagliare, come nel passato della protagonista, Amy Nicholls (Calista Flockhart, più nota per la tv e che però recita con grande immersione nel ruolo), ma occuparsi di bambini, e ancora di più quando sono malati, richiede estrema delicatezza. La stessa che si vede usare nel confezionare i pacchi per il trasloco dell'ospedale, ma appunto non c'è nessuno più fragile di un bimbo. Sofferente.

Girato tra Spagna e Inghilterra, gli scenari dell'Isola di Wight sono strazianti, sotto una fredda pioggia battente, che richiama le lacrime del dolore, di chi è piccolo e malato, come di chi cerca di fare qualcosa per loro.

La tenerezza profonda che pervade il film, nel riuscito genere horror psicologico, non credo sia così scontata quando si mettono in scena dei bambini, per giunta in un ospedale pediatrico. La copertina di Maggie (Yasmin Murphy), come la valigetta del dottore di un'altra bambina, sono oggetti transizionali sacri. E forse la piccola che non si separa mai dalla borsa del medico, sogna di diventarlo a sua volta, come in una gratitudine per essere curata amorevolmente. L'attenzione a questo, come ad ogni altro dettaglio, catturano chi guarda lungo la visione di tutto il film. Che ricorda che i bambini sanno contraccambiare l'affetto in modo vitale.

Anche la ripresa della credenza che chi sia molto vicino alla morte, fisicamente o temporalmente, aggiunge un buon sapore a una delicata e avvincente storia di fantasmi.

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