Non crescere

Continuo a guardare film horror, da tempo e non mi ero chiesto perché. Forse, nella mia carenza di dopamina, che arguisco da molti aspetti, a partire dall'insonnia, istintivamente cerco quello di cui è precursore, l'adrenalina. L'horror in senso classico, alla Jason Voorhes, mi sta un po' stufando, anche se appunto gli spaventi mi aiutano. A volte nei film, ideali per gli adolescenti perché mettono in campo le paure di crescere, si mostra come en passant quali siano i veri orrori della vita: la violenza, il terrorismo, la perdita di chi si ama, la disoccupazione, la depressione, la follia...
Ho appena visto "Don't Grow Up", film che non ha avuto una buona critica ma al pubblico è piaciuto. Produzione franco-spagnola, che conferma il buono dell'Europa nei suoi fermenti cultuali, ho adorato questa storia, perché il film ha un livello psicologico non da poco: sotto il raccontare della difficoltà di diventare adulti, che nella trama inesorabilmente finiscono col trasformarsi in una sorta di zombie, viene messa in scena l'incertezza e anche il sogno di crescere, attraverso un gruppo di ragazzi che non hanno un'idea grandiosa di futuro, perché sono in un centro d'accoglienza per minori allontanati dalle proprie famiglie. Ma anche gli altri ragazzi, che incontreranno, sono devastati dal dover sopravvivere in un'isola decimata da una strana epidemia.
Il cast, tutto di adolescenti e bambini, è il primo elemento stupefacente perché, se nell'economia del racconto gli adulti rovinano e uccidono i "piccoli", questi sanno recitare con naturalezza, tanto quanto la loro inesperienza, mimata nei ruoli, di non saper sparare, guidare e... amare. Un film quindi di veri "peanuts", che però nel diventare grandi o si ammalano o devono far fuori i contagiati, ma con tutta la profonda tenerezza del loro essere parvulos, come i due protagonisti, Bastian e Pearl, che insieme scoprono il responsabilizzarsi, il crescere fino a incontrare l'amore. Non senza drammi, perché alla fine diventare adulti può esserlo terribilmente e, come sempre, non c'è nulla di più spettacolare di les enfants qui s'aiment.

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