l'importanza di sbadigliare

Sbadigliare sembrerebbe un'azione insignificante ma non lo è. 
Durante la scorsa primavera, quando il mio vecchio lavoro mi stava disossando, meditando tra me e me mi sono reso conto che sbadigliavo di rado. Mi sono messo a osservarmi e ho realizzato che potevano passare diversi giorni senza spalancare in modo liberatorio le mie fauci.
Accanto a questo, ho constatato di aver come perso il contagio dello sbadiglio. Anche questo parrebbe poco, ma non lo è:  i malati di sindrome di Down non lo posseggono. Inoltre pare che la possibilità di sbadigliare per imitazione sia più alta in presenza di maggiore empatia, quindi un parente, una persona amata.
Yawn (magari...). Si sbadiglia per inalare più aria e quindi ossigeno ma soprattutto quando lo si fa, si produce dopamina ed è innegabile la sensazione di benessere che si avverte. Magari ci si stiracchia, assestando parti del corpo che ne hanno bisogno ma, dalla mia distanza, posso dire che è piacevole sentirsi stanchi, addolcirsi nel limite delle proprie forze e quasi predisporsi a una situazione da coccole (per chi le ha).
Secondo qualcuno sbadigliare sarebbe un atto umano molto piacevole, liberatorio come uno starnuto o un orgasmo.
Per fortuna, in barba all'educazione che pretende pure di nasconderlo, coprendosi la bocca, lo sbadiglio ha avuto un convegno internazionale e l'interesse cresce, temo, insieme all'aumento dell'insonnia. 
Beato te se queste righe ti hanno fatto sbadigliare... :D

Commenti