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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

ma cosa mi credevo

Non certo uno scrittore, assolutamente. Se mi è scappato qualche raccontino da queste parti, si è trattato soltanto di un gioco un po' diverso dal solito. Per fortuna, quando ammiro quelli veri, mi sento un beato, semplice lettore. Poi magari lo rifarò, ma appunto, nascondo le consuete parole che puzzano di angoscia. No, cosa mi credevo è l'ennesimo risveglio in un giorno d'inverno, di una stagione interminabile, senza le altre. Buongiorno, questa casa non è tua. E prega di non essere cacciato via. Già, pensa se perdessi questi 20 metri quadri. Dopo anni di cambi (e qualche cantina, e qualche auto) mi ero abituato alla "tartaruga": portarmi lo stretto necessario, non più di una "macchinata". Ora invece torno ad accumulare, la tastiera pronta da suonare, la chitarra nell'armadio accordata, e libri stoviglie tessuti e armadi. Ma sono sempre in tempo, conosco un sacco di gente a cui regalare qualcosa. La cosa peggiore è che non riesco più ad aprire l