Un fuoco piccino

Ho fatto un fuoco piccino stanotte. Volevo bruciarci dentro le paure, la tristezza, i momenti disperati. 
Il fuoco trasforma, purifica, sprigiona energia vitale: quando si spegne finisce la vita, resta solo il gelo della morte.
Fiamma che fende il buio, che costituisce il sole, che fertilizza, di fronte all'avanzare dell'inverno che fredda le piante.
Il fuoco si vuole maschio e distruggerebbe, se non ci fosse l'acqua, femminile, a contenerlo.
Un milione di anni che abbiamo questa meraviglia naturale, elemento semplice quanto potente.
Ho fatto fatica ad accenderlo, non lo avevo preparato con cura. Poi però ha preso bene e alla fine, per smorzare la brace ho usato l'acqua.
Vorrei che qualcosa di velenoso ci fosse davvero arso dentro. Vorrei non tornare al mio umor nero. Energia ne ho sentita.
Vorrei averci bruciato tutto il male che ho percepito e compiuto. Però il fuoco ha più senso in compagnia. E io, un giorno, vorrei fare un fuoco non solitario...
 

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