Ripiego nell'intimo

L'utopia è potente ma, per definizione, irraggiungibile. Godard e Pasolini sono accomunati dall'aver conosciuto una vera passione politica, salvo poi ripiegare nell'intimo: la concordia, impossibile nella collettività, può essere forse ricercata nel proprio intorno. Non si tratta di ritirarsi nell'orticello di Candido, ma di tentare almeno vicino a sé un modo di vivere "rivoluzionario".
Forse non dovrei scomodare due grandi personalità per sfogare la mia delusione rispetto alla truffa della Politica di mestiere - per quello ho pure il blog un po' noto. Però, nel proprio privato, sarebbe già una conquista se le relazioni fossero improntate a un profondo rispetto. Invece dalle statistiche si sa che la violenza, soprattutto di genere, nasce proprio da chi è più vicino.
Una carezza vale più di un dizionario. Sfiorare i capelli di chi si ama, baciarlo, non ha eguali in qualsiasi parola. Lo so, lo ha già scritto, più o meno, Roland Barthes, ma proprio lui è l'autore della frase "Tutto è già stato detto. E tutto si ripete". Dunque, si può ripetere anche la dolcezza, quando si cerca un collo da baciare, delle labbra da bere, una pelle che aspetta solo di far musica sotto una pioggia di sospiri...
Lasciarsi andare all'amare è una delle cose più emozionanti che ci siano. Poi ci sono le tempeste e tutto può finire. Ma i ragazzi che si amano / non ci sono per nessuno. Com'è struggente Prévert. Ho sempre il timore di sentirmi come nelle parole di Rino Gaetano, "chi ama l'amore". In effetti, si ama qualcuna, qualcuno. Anzi, si potrebbe amare. Insomma, sono scettico, ma quella tachicardia, che mi manca, è la più inarrivabile.
La democrazia a due. L'assemblea di coppia. Mi ha sempre colpito osservare in me o in chi ho amato che dei bigliettini improvvisati, non i più costosi da cartoleria ma, che so, un pezzo di tovagliolo di carta, un foglio strappato chissà da dove, un angolo di libro o quaderno, se hanno le parole più dolci, sono deliziosissimi. Anche se il messaggio sembra minimo. I sentimenti più grandi si nutrono di cose minuscole, ma col sapore dell'interesse, a dire implicitamente all'altro tu non sei solo, ti voglio, voglio solo che tu stia benissimo... Non è già questo tremendamente rivoluzionario?