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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

The Intruder (2024)

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Che carino questo film! Intanto, c'è da stupirsi di quanti lavori cinematografici abbiano lo stesso titolo - e qualcuno l'ho anche visto, ma penso che nessuno abbia trattato così bene il tema di sentirsi "invasi". "The Intruder" è passato quasi inosservato, si trova ben poco su quella che è una produzione a bassissimo costo, ben sotto i 10.000 $! Eppure, la storia è giostrata bene. Inizialmente un corto, il regista Jack Brame, giovane filmmaker, si è autoprodotto per dilatare la storia in qualcosa di più articolato. E ha mostrato di saperci fare. David Gow sembra un suo alter ego - e in questo ricorda, si parva licet, i Leaud e i Mastroianni. Credibilissimo e abile, nel mostrarsi un ragazzo che va a vivere da solo per la prima volta. Senza nulla togliere al coprotagonista, Steve McNair, sono rimasto folgorato da Monica (Lian) Bell, non solo per la sua bellezza, ma perché nell'interpretare Jennifer, la sorella di Michael, rende bene l'affetto e un nec...

Zahara - La ternura

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Che importanza hanno la bellezza e la giovinezza, perfino il sesso, che hai tanto ricercato, che hai voluto preservare, che hai protetto così tanto. Cosa importa se ciò che ti ha veramente commosso è stata la tenerezza? Cosa importa ora quante volte hai digiunato, sei andato a letto affamato, non sei uscito perché ti sentivi vuoto, che il tuo corpo fosse una statua, una prigione, una trappola. Niente dura troppo a lungo, nemmeno la tristezza che non ti lascia vivere, né il petto in fuori. Non il nodo allo stomaco, non i baci segreti, non la tua canzone preferita o l'estate della tua vita o lo stufato di tua nonna, non la passeggiata sulla sabbia, non la notte insonne, non il mal di denti, non lo sperma nella sua bocca, non la sensazione di essere pazzo, o quando ti lasciano distrutto, neanche la sconfitta. Né vertigini né nausea, né panico né lacrime, né il tuo idolo né pietà, né il pubblico né le ferite. Né i soldi sul tuo conto, né la paura di perderli, né il desiderio di morire ...

The Gorge (2025)

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 Tradotto pietosamente, come spesso accade, con "Misteri dal Profondo", "The Gorge" è un film superlativo. Critica divisa, ma finalmente Derrickson dà una buonissima prova alla regia su una storia scritta da Zach Dean. Di tutti gli horror usciti per San Valentino, perché vederne è forse un modo originale di passare quella festa, "The Gorge" si distingue non solo per una produzione costosa, ma per l'idea di unire diversi generi: Romance, Azione, Thriller, Horror, Fantascienza. Miles Teller sembra un Bruce Springsteen d'annata e Anya-Taylor Joy incanta come una Nikita Amelie, tra l'altro marcando splendidamente un finto accento russo nel suo inglese. Non amo la Apple, ma un film che inchioda allo schermo sì, anche se è fatto ad hoc per lo streaming. E d'altronde, questa è ormai la modalità più diffusa di vedere cinema. Sembra un videogioco, per qualcuno. Ma non lo è. Un film che dimentichi di aver visto. No, no e no, chi scrive queste critich...