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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

The Man in the White Van (2024)

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"The Main the White Van" è un film che merita di essere guardato. Non solo perché è dedicato all'orgnizzazione no profit "National Center for Missing & Exploited Children", che si occupa di prevenzione e riabilitazione delle vittime, ma è tutto rivolto a un tema atroce, e nel finale scorrono le centinaia di nomi di minori scomparsi in America, sulle note e le immagini di registrazione della canzone finale, "Hope is why we are here", di Barry Coffing, che l'ha composta per celebrare proprio il NCEC.  L'idea di questa produzione è innovativa, perché pur basata su una - terribile - storia vera, non cerca di documentare soltanto o di rimanere sul punto di vista del killer, ma lo fa da quello di una sopravvissuta, Annie, una tanto giovane quanto eccellente Madison Wolfe. che interpreta una Final Girl, la quale non viene creduta mentre si dibatte nelle esperienze tipiche dell'adolescenza e si ritrova nel mirino di qualcosa molto più grande di...

Fear of Rain (2021)

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Ecco un altro dei tanti film sottovalutati, ma che penso sia un buon lavoro. "Fear of Rain" si lascia guardare e pure con una suspense continua. Il mix horror dramma thriller e, soprattutto, psicologico, funziona bene. A chi lo liquida come un pasticcio di teorie sulla mente, andrebbe ricordato che, al di qua di ogni classificazione, ogni persona, anche molto sofferente, è un mondo a sé. E questo vale ancora di più per Rain, protagonista dal nome poetico, interpretata da Madison Iseman che dà un'ottima prova, insieme ai genitori, Katherine Heigl e Harry Connick Jr., oltre a un’inquietante Eugenie Bondurant (Mrs. McConnell), una sorta di Anthony Perkins al femminile, che il regista Castille Landon sa presentare ambiguamente, insieme all'uso di soggettive oscure per Rain. Un primo merito del film è denunciare lo stigma vissuto da chi viene diagnosticato con un problema mentale e quindi isolato, con la prospettiva di non poter vivere una vera, qui è proprio il caso di di...

Zahara - Con Las Ganas

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Ricordo che quando sei arrivato, manco mi hai guardata, ero solo una tra più di 100, e, comunque, hai fatto tu le prime virate. Come ho potuto non accorgermi che ci sono ascensori proibiti, che ci sono peccati complici, e tu eri così vicino. Mi vesto di te, tu ti vesti di me, e giochiamo a fare gli umani, in questa stanza grigia. Mordo l'acqua per te, scivoli dentro me, e giochiamo a fare due mici, che non vogliono dormire. Le mie ancore non hanno fermato i tuoi istinti, né le tue i miei lamenti. E lascio allentare i miei bulloni e che le formiche mi facciano contorcere. Voglio che non smetti di stringermi senza che io dica qualcosa. Che i tuoi polpastrelli siano agganciati ai miei vertici. Mi vesto di te,  tu ti vesti di me, e giochiamo a fare gli umani,  in questa stanza grigia. Mordo l'acqua per te, scivoli dentro me, e giochiamo a fare due mici, che non vogliono dormire. Non so cosa è successo alla fine, ho sentito solo frecce dentro. La nostra scomoda postura si è dilata...