Prey for the devil (2022)

Mai fidarsi di quello che dicono gli altri, anche se sono la maggioranza. Sembra rivendicarlo questo film e lo penso ancor più dopo aver visto un magnifico "Prey for the devil", oltre ad aver cercato di capire le critiche negative al lavoro del regista Daniel Stamm. Da tempo non provavo un arcobaleno di emozioni così intense: commozione, brividi, paura, disgusto, stupore, gioia e delusione - ma per la morale finale. Certo non era facile riprendere un tema come quello degli esorcismi, ma alla fine conta la lotta tra il bene e il male, che qui viene declinata al femminile. E così, entrano in gioco discorsi come maternage e cura dei malati, soprattutto quest'ultimo relegato, anche nella realtà, per lo più alle donne. Ho trovato infatti deliziose le scene dove suor Ann, un'incantevole, come attrice e donna, Jaqueline Byers, assiste i posseduti, dando cibo, igiene ma soprattutto ascolto e accoglienza. E proprio di questo, a cui sono state relegate le donne nella Chiesa, ...