mentire

 Continuo a scrivere in beata solitudine, nel retrobottega dove non ci sono denunce, e neanche lettori. 
Con l'emergenza virus pare che il sesso - e quindi l'amore? - siano crollati più delle borse di tutto il mondo. Autoerotismo, conoscenze se non avventure virtuali. 
Anche io mi sono... dato da fare, e sono qui a leccarmi le ferite. Si trova di tutto: chi non ha l'età, donne sposate, bambine di Dio. Nel bilancio che compilo però quello che mi più urta è la dialettica della menzogna. Per carità, chi non ha mai detto bugie? Forse che io non lo abbia mai fatto? Però fa male, sentirsi presi in giro sui sentimenti. Lo fanno già con la pubblicità, con la retorica politica, tutta questa emergenza alla fine sapeva di bugiardo.  Ma quando si tratta di persone comuni, o quasi, mentire diventa sadico. Affettivamente. Dirsi libera ma essere sposata (con prole). Accampare età mature senza nemmeno avere quella... maggiore.
Quella che cerca di convertirmi a Dio. No grazie, ho già dato, mi tengo Buddha, che adoro. 
Se vuoi alterare consapevolmente la realtà, tanto vale che vieni a "giocare" su Second Life, dove "everyone may be whatever he likes"!
Mentire viene da mente, nel senso di immaginare - e quindi fingere. Ma perché?
Si finge di essere democratici. Innamorati. Antirazzisti. Fedeli. Si simulano persino gli orgasmi...
Ma insomma, lo facciamo tutti, che male c'è? Già. 
"Come stai?" (Te lo chiedo pro forma, in realtà non me ne frega un beato). "Bene!" (Ieri pensavo al suicidio). 
Come sto. Sto male. Mia mamma lotta contro il cancro. Ed io rispetto pure le cazzo di norme sanitarie. Per fortuna l'emergenza sta per finire. Il cancro no, purtroppo. E nemmeno la bastarda abitudine di dire il falso, alla faccia di tutti gli dei e tutte le etiche di questo fottuto mondo.

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