Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

40 soldati 40 sorelle

Immagine

la materna estiva

Immagine
Ero appena diventato un assistente sociale. Un ladro di bimbi, come vuole il pregiudizio. Cerco lavoro, è iniziata l'estate e le offerte si riducono, ma ne trovo, compreso un mese in una materna estiva. Sì dal '91 si dovrebbero chiamare scuole dell'infanzia, ma la tradizione è dura a morire. Al colloquio, nella sede della cooperativa sociale, mi viene detto che mi occuperò "solo" di un bambino autistico, come sostegno. Magnifico, penso, sarà una passeggiata. Il primo giorno mi ritrovo con una collega, un'educatrice, promossa sul campo dopo anni di lavoro in educativa domiciliare. Non ha nessun titolo, se non che è, come si premura di ricordarmi subito, "comunista". Oh be'... Dov'è il bambino che devo seguire? Me lo mostra e resto attonito, è un pulcino con una profonda tenerezza, che commuoverebbe anche satana in persona. La mia collega però, burbera sin dall'inizio, mi placca e mi fa presente che non mi devo mica sognare di avere cura

i bimbi nell'horror

Immagine
Non mi piace vedere i bambini messi nei film horror, sopratutto come presenze che incarnano il male. Mi sono chiesto perché vengano usato i bimbi e il dibattito in rete è abbastanza concorde: perché i piccoli, nella realtà, non fanno paura - anzi - e mostrali spaventosi avrebbe un effetto inquietante, a tutto guadagno della potenza di un film. Intanto, penso che i bambini meritino rispetto e dipingerli malvagi mi dà solo irritazione. Così, se il piccolo in "The Shining" non si rese mai conto che si trovava in un film horror, artificio spesso usato per proteggere i minori in quel genere di narrazione, ci sono casi ben più critici. Danka Dresner rimase traumatizzata da "Schindler's list" (un horror... "realistico"), mentre la carriera di  Linda Blair fu rovinata dai suoi problemi legati alla droga, dovuti essenzialmente l fatto che dopo "L'esorcista" tutti avevano paura di lei. Spesso, per proteggere i bimbi l'horror gli viene spesso