G. e l'Huntington

Un piccolo racconto dei "bei" tempi da assistente domiciliare. "E poi c'è G., ha la corea di Huntington, la conosci?". Esito davanti al suo sguardo interrogativo e fiducioso, che però deludo: "Veramente no, mai sentita". La coordinatrice della cooperativa tace, senza spiegare la nosologia, scoprirò da me cos'è. Mi sta passando i casi del tipo che sostituirò nell'assistenza domiciliare, lui è sparito dietro a una bella albanese. Mi documento un po' ma non uso ancora il computer e poi, la malattia non uniforma le persone, ognuno ha la sua unicità. Arrivo in buon anticipo ma G. non c'è. Un classico, è un modo per l'assistito di dimostrare che lui ha impegni da osservare, il che poi è vero: non è che perché sei malato non devi fare più nulla, anzi. Anzi. Quando arriva, non posso che essere sicuro che sia lui: traballa, ha scosse continue, da lì capisco perché la si chiamava còrea , danza. Mi presento, sì, lo avevano avvisato...