foto morte


Chiacchieravo del perché la memoria sia così selettiva, di come abbiamo una Ram ma che lavora con la psiche e così in sogni e lapsus qualcosa riemerge. Mi è venuta a esempio questa foto...
Mi ero dimenticato di averla. Be', le foto si fanno per questo, per ricordarsi dopo. E così sono epitaffi di momenti scomparsi. Ma forse non si dovrebbero conservare, fa così male rivederle. La stampa è quel che è ma non è quello il problema, no.
Ci sono quei riccioli che, pur nella povertà della stampa, brillano, come quando ero bambino. Riccioli che non torneranno mai più, col loro colore lucido, oggi opaco e rarefatto nei capelli rimasti.
Una magrezza che non posso più vivere, ma soprattutto - e questo mi dilania - un sorriso serenissimo, che insieme con lo sguardo hanno un gusto di felicità. È quello che piango e non tornerà mai. C'era qualcuno al mio fianco ma non era il caso di mettere anche lei, qui. L'ultima volta che ho incontrato il sentimento più grande.
Pazienza, che dire... Penso a quando qualcuno troverà questa foto e la butterà via, finalmente con il coraggio di farlo. 

 What is past is left behind.
    The future is as yet unreached.
   Whatever quality is present
  you clearly see right there,
right there.
 
Buddha

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