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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

orecchie stanche

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Le mie orecchie sono stanche. Stanche di ascoltare, sentire le solite cose: ingiustizie, tradimenti, follia, morte e sopra a tutto il potere del potere, dei maledetti soldi. Ovunque. Allora mi "faccio" di musica. Sempre col volume troppo alto, ma il suono mi sostiene, mi anima, mi lancia il sangue nelle vene, mi carezza, mi regala immagini impensate. E a volte mi aiuta a schizzare dolore dagli occhi. Certa musica è commovente, ma non è quella che scatena lacrime: quello è dolore e c'è comunque, almeno il suono lo stana.  Insomma veleggiando verso i miei 50 anni potrei evitare certe cose dal sapore più immaturo. Ma pochi ormai ascoltano lo stereo a tutto volume nel traffico, usano per lo più le cuffiette.  Ci sono giorni in cui il mio orecchio sinistro sembra un woofer sfondato, con uno strano ronzio persistente. Anche di questo non ci sarebbe da andare fiero, ma sono stanco di ascoltare, le mie orecchie godono con la musica. Che sarà pure finzione, ma quanto è

guerriero d'amore

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Non mi è piaciuto il monologo di Paola Cortellesi sul, non contro il bullismo, perché mi pare che il lato comico offuschi l'intento - ma mi è piaciuto Mengoni! Cosa? E perché  no? Anzi, la piacevolezza del cantante è proprio nel suo forte ascendente su ragazze e ragazzi.  Queste immagini di Piazza del Duomo per me sono confortanti. Un mare di adolescenti che nonostante tutto, adorano qualcuno che parla di lottare per amore. Che cacchio devo dire di più io?