Originally sung

- Certo che... Pazzesco..
- Cosa? 
- Non si trova parcheggio neanche di notte...
- E dai, che vuoi che sia, facciamo due passi... 
- Eh ho capito ma quasi quasi la metto male.
- E se ti danno la multa?
- A quest'ora?! Chi... OH! Ma guarda 'sti due!
- Attento che li investi!
- See... Meno male che li ho visti. Che stupidi però...
- Ma dico io, camminare per strada con 'sto buio, giù dal marciapiede!
- Ah per una volta mi dai ragione su un mio sclero da guidatore!
- Be' sì questi son proprio coglioni dai...
- Ahahah, ma poveri, eran due piccioncini abbracciati.
- ...
- D'altronde sai.. Fa molto Prévert, molto Love Story.
- Love Story?
- Sì Love Story, il film... Where do I begin... To tell the story of how great a love can... Ma... piangi?!
- Sì basta... smettila, ti prego.
- Non pensavo di cantare così male...
- Ma dai scemo, dico per la canzone... È tristissima...
- Be' sì come l'ammore no... Oh basta io la metto qua, tanto a quest'ora...

Le scale sono sempre ripide, ma le sue ancora di più. Mangiamo, parliamo, un caffé, fumiamo, poi all'improvviso mi fa:
- Ma.. Le parole... Le sai bene...
- Eh? Quali parole?
- Quelle di Love story...
- Ah... Sì, ho anche lo spartito, la strimpellavo ma... Devo dire che oltre che suono sempre meno, è una canzone... tragica. Persino la traduzione lo è, di solito invece, fa a pugni con l'originale...
- Tragica... Per la storia del film?
- Sì. Sembra che se anche se si debba trovare... Chi ti ama e... Tu lo ami, non puoi.
- Come non puoi?
- Be'... Il film... Lei si ammala e... Sai...
- Sì...
Sono anni che non viviamo più insieme, che non sappiamo più tante cose l'uno dell'altra. Ma questa non me la ricordo, non lo sapevo proprio che lei soffrisse così tanto per quel film, quella canzone. Ci guardiamo, il silenzio urla.
Tre giorni dopo mi scrive un messaggio e facciamo un po' di ping-pong.
- Mannaggia non me la levo più dalla testa
- Ma cosa? Ciao eh
- Love Story
- Ancora?!
- Ciao giò. Sì non sai quanto mi faccia soffrire
- Ora sì, lo so

Giorni, anzi, notti dopo. Ha acceso il pc e chiedo di cercare un brano.
- Sì ma cosa, mica uno dei tuoi cantautori stracciacoglioni!
- E che cavoli sei proprio impietosa!
- Dimmi cosa cerchi!
- Una versione di Love Story carina..
- OH! MA ALLORA MI VUOI PROPRIO MALE?!
- E non urlare, calmati! Avrai mica paura di una canzone?
- Sì, invece, è una canzone particolare, legata a dei ricordi...
- Eh... Lo.. immaginavo. Però non la trovo... Era con un clip animato, una bella base ballabile.
- Ballabile?
- Sì, volevo fartela sentire.. Anche se vabbé, resta sempre la tristezza...
- Aspetta, che versione è quella?
- Ma, originale dice, Andy Williams...
- È lui!
- Il video è del film... La metto?
- E se poi piango?
- E voleva dire che ne avevi bisogno, no?
- Mah...
Parte il video. Sorrido stupidamente come a non avere timore di intristirci, poi canticchio sulla canzone, piano, un'ottava sotto che sono basso. Ma mentre avanzano musica e immagini, io e lei spalanchiamo gli occhi, neanche stessimo assistendo alla nascita del figlio di Rosemary. Mi crolla la voce, la bocca trema, la stringo, lei in piedi, io seduto. E lacrimo. E lei pure. Arriviamo alla fine esausti. Fazzoletti.
- Cosa t'è saltato in mente... hai visto che ho pianto?
- E io no?
- … Forse... Ci ha fatto bene...
- Sì... Hai mica del gelato?
- Certo, pure due tipi.
- Super!
I ricordi non sono mai oggettivi, specie i dialoghi. Ma questo, non è un raccontino inventato.
      
          

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