Quando è ora di fermarsi

Stavo accarezzando l'ennesima illusione, ma oltre a sentirmi troppo nel cronico del sogno senza realizzazione (ed anche maledettamente presto), mi rendo conto che è come se non fossi più lo stesso di prima. Mi hanno detto che ho il cuore malato. Be', un po' me lo aspettavo, intuivo di averlo lanciato in aria troppe volte. A costo del ridicolo, penso che la psicosomatica sia uno sguardo acutissimo sui mali di vivere.
Per quanto mi piaccia scrivere, ne sento sempre meno motivo. Ora poi che mi scopro continuamente a percepire se non mi batta troppo forte, mi distraggo e non sento il benché minimo entusiasmo. Pazienza.
Insomma, il momento non è dei migliori. Ma pazienza, appunto.
Termino di usare anche questo di blog, tanto, non se ne avrà male nessuno.
Comunque grazie a chi passa.
Buona fortuna

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie, angie. Ho ripreso a scrivere. Ho cancellato il commento che mi sembrava un po' infelice: non che non sia un bel desiderio che spariscano i Cie, ma rischiosamente destinato a restare tale.

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