Inside the Cult of the Jesus Army (TV 2025)
A volte mi sento criticare la passione per i film horror e a nulla vale accusare la realtà di ben più spaventosi misfatti. Così, inserisco nel filone "cinema" questo lucido documento, anche se è uscito per la tv.
"Inside the Cult of the Jesus Army" è una mini serie della BBC su un fenomeno atroce che ha percorso la storia britannica dal boom sino allo scorso decennio: la Jesus Army, una setta capeggiata da un lurido pastore, Noel Stanton, colpevole di almeno 33 accuse di abusi sessuali. Su wikipedia si parla di qualche leader e membro predatori e quella merda di enciclopedia virtuale ancora una volta sembra amare il falso, perché se solo il capo ha brutalizzato tante vittime, figurarsi il resto.
Nella visione dei due episodi di circa un'ora ciascuno, all'inizio si rimane stupiti dalla debolezza con cui molti lascino la vita sociale per rintanarsi in quelle comunità, e ci si sconcerta mano a mano nell'apprendere che era consueto privare i bimbi di giocattoli ma, soprattutto, delle famiglie, per metterli insieme e punirli, quasi quotidianamente, a colpi di rami di betulla. Ci si angoscia a scoprire il ruolo subordinato delle donne e da ultimo ci si sconvolge nell'apprendere di quello che era sottaciuto, ma intuibile in tanta violenza: gli abusi corporei.
Il documentario percorre la storia della "Jesus Fellowship Church" sin dagli albori, negli anni '60, quando il mefitico Stanton scimmiotta la cultura beat per attrarre, anche con la musica, frotte di giovani. Lungo tutta l'esistenza di questa setta, la si vede dirsi aliena dalla società e pura, quando invece diventa un centro di potere e denaro, tanto che negli anni '90 addirittura vengono organizzati dei rave, sempre per attrarre giovani (vittime).
La scelta del nome e del carattere paramilitare arriva quando le organizzazioni ufficiali, la "Baptist Union" e la "Evangelical Alliance", ripudiano la setta, nel 1986, proprio quando ormai il culto sta esplodendo per popolarità. Il motivo è l'uso di pratiche inusuali, ma soprattutto sono le notizie dei maltrattamenti a decidere di estromettere da Battisti ed Evangelici una simile accozzaglia di criminali.
Qui mi fermo perché ci sono altri elementi, ma trovo corretto che sia la visione del documentario a denunciare. Un lavoro puntuale e toccante, che vale la pena di essere visto. Si può farlo tramite Apple Tv, o una VPN per il BBC Iplayer, anche se molti stanno riprendendo la miniserie perché è giusto che si faccia luce, e si comprenda che chi spaccia Cristo come felicità, spesso sia più crudele di un demone. E dei film horror, poco ma sicuro!
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