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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Fragile - A ghost story

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 Prima di precipitare nei film con "telecamerine", sottogenere che non sopporto, Jaume Balagueró ha diretto altri film horror, tra cui "Fragile - A ghost story" che ho trovato delizioso. Storia, regia, recitazione, dialoghi, fotografia, musica, effetti speciali, sono tutti armonicamente giostrati per emozionare. Senza cedere alla macelleria, usando come suo solito elementi vintage, come nella tenerissima scena della proiezione di Sleeping Beauty (la cui animazione è stata creata apposta per il film), Balagueró eccelle stando dalla parte dei bambini. Non li rende mostri ma, come racconta la trama mantenendo un equivoco sulla bimba "meccanica" - che invece si scoprirà essere ben altri - sono spesso gli adulti a essere spaventosi, a intessere amori malati, possessivi, distruttivi nei confronti dei piccoli. Che sono fragili, da proteggere. Si può sbagliare, come nel passato della protagonista, Amy Nicholls (Calista Flockhart, più nota per la tv e che però rec