una sana stanchezza

Quando sei stanco come uno straccio zuppo, l'idea del letto è qualcosa di sublime. Se poi ti sei premiato con lenzuola fresche di armadio, il tuffo sarà ancora più delizioso.
E così è passato anche questo mio tormento di due giorni con compleanno onomastico e anniversario di papà. No, non di matrimonio, quello sarebbe tra qualche giorno. Comunque è stato... istruttivo, sì, questo baratro annuale. 
Ricordo che papà, prima di beccarsi quella micidiale meningo-encefalite, era stanco. Era come stanco di tutto. Deluso dalla Democrazia Cristiana, che non era stata di parola. Papà detestava Di Pietro, ma era il personaggio del Sud del riscatto che amava, come Mennea. Sotto sotto gli piaceva ma non poteva lasciarsi andare: quel giudice era un pezzo corrosivo su ciò in cui mio padre aveva creduto sin da prima di sposarsi.
Allora la lezione di questo giugno così gelido è stata una sorte di piacevolezza nel sentirmi stanco. Di tante cose. Di provare ad essere un bravo operatore sociale. Un buon figlio. Un bravo zio. Un cittadino decente.
Sono stufo di stracciare la circonvallazione, ma quante volte ci dovrò ancora navigare? Sono stanco di smanettare sui terminali di Ubuntu. Sono annoiato da mangiare e dover digerire. Ma quanti litri d'acqua devo ancora trangugiare? Sono abbattuto dalla luce.
Sono stremato dallo svegliarmi ristorato nel corpo ma ancora desertificato nel torace.
Sono stanco di sentirmi stanco. Oh... A settembre due settimane di ferie. L'anno scorso dieci giorni, quello prima sette. Sono atterrito dal dover desiderare le ferie come droga estemporanea dal lavoro.
Sono affaticato dal mio pollice nero, testimoniato dalla foto. A proposito, è il lumino che avevo acceso il mio 2 giugno. Però adesso quella fioriera è colma di piante, sì una è già morta ma pazienza.
Sono snervato dal mobbing in tutte le direzioni. Sono annichilito dalla morte del sociale, infiacchito dalla menzogna della giustizia politica.
Però tutta questa stanchezza non ha niente di tragico, anzi. C'è un sollievo in vista ed è l'idea di un riposo pieno di pace. Ne ho una voglia terribile.

How cool feeling tired, like when you dive into bed. A pause to catch, sea of troubles and dead dreams left behind. To sleep, finally, deeply, with last tenderness of one closing his eyes. No reproach in the weary, lived long enough.

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